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campo-magnetico-cuoreEsiste un campo magnetico del cuore?

Nei testi antichi e nelle tradizioni orali di tutto il mondo si trovano riferimenti a un luogo segreto o speciale all’interno del cuore:  “Vasto come questo spazio esterno è il minuscolo spazio dentro al nostro cuore: in esso si trovano il cielo e la terra, il fuoco e l’aria, il sole e la luna, la luce che illumina e le costellazioni, qualunque cosa quaggiù vi appartenga e tutto ciò che non vi appartiene, tutto questo è raccolto in quel minuscolo spazio dentro al vostro cuore” (Chandogya Upanishad)

E forse la scienza sta incominciando ad affrontare cautamente proprio questa comprensione.

Il campo magnetico umano e la scienza

Un gruppo di ricerca, l’Institute of HeartMath (N.d.T.: Istituto di matematica del cuore) di Boulder Creek, in California, collegato all’Università di Stanford, ha scoperto alcuni nuovi dati molto interessanti.

Circa due decenni fa in California, Stati Uniti, nasce l’Institute for Hearthmath (Istituto per la Matematica del Cuore): un insieme di persone motivate da un’intuizione spirituale si sono incontrate sul terreno scientifico per approfondire lo studio e la ricerca su quel centro ancora oggi misterioso che è vita e forza del corpo umano, il Cuore.

Hanno dimostrato che il cuore umano genera il campo energetico più ampio e potente di tutti quelli generati da qualsiasi altro organo del corpo, compreso il cervello all’interno del cranio. Hanno scoperto che questo campo elettromagnetico ha un diametro che si estende dai due metri e mezzo ai tre metri, con l’asse centrato nel cuore. La sua forma ricorda quella acciambellata di un toro, forma spesso considerata la più unica e primaria dell’universo.

Il campo magnetico del cuore permea ogni cellula e può agire come un segnale sincronizzatore per il corpo in maniera analoga all’informazione portata dalle onde radio.

Energia del corpo umano, campo magnetico umano ed emozioni: quali collegamenti?

E’ stato anche rilevato che le chiare modalità ritmiche nella variabilità della cadenza del battito cardiaco sono distintamente alterate dall’esperienza di differenti emozioni. Questi cambiamenti nelle onde elettromagnetiche, nella pressione sanguigna e in quella sonora, prodotti dall’attività del ritmo cardiaco sono percepite da ogni cellula del corpo a ulteriore supporto del ruolo del cuore quale globale e interno segnale di sincronizzazione.

La ricerca condotta presso l’IHM suggerisce che il campo magnetico del cuore è un vettore importante di informazioni.

Quello che gli scienziati hanno notato è che quando creiamo un’esperienza di amore, di gratitudine o di comprensione nel nostro cuore, questa invia un segnale al nostro cervello e quando questo segnale viene ricevuto dal cervello genera quella che viene chiamata coerenza (coerenza cuore-cervello). La coerenza è stata effettivamente misurata scientificamente come un segnale elettrico molto basso, pari a 0,10Hz, o 0,10 cicli al secondo. Dunque quando proviamo un sentimento che crea il valore di 0,10Hz, si dice che “siamo in coerenza”.

L’importanza della “Coerenza” generata dal campo magnetico del cuore

Ed ecco perché si tratta di una cosa positiva: in presenza della coerenza, diventiamo più buoni e meno aggressivi. Nello stato di coerenza, siamo più disposti a risolvere i nostri problemi discutendone, senza guerre. Nello stato di coerenza la nostra forza di carattere, la nostra risolutezza, è molto forte, riusciamo a pensare meglio, a risolvere i nostri problemi.

La forma del campo magnetico del cuore

Abbiamo detto che il campo magnetico del cuore ha forma toroidale e si svolge per alcuni metri oltre il nostro corpo.
Purtroppo, per quanto ne siamo circondati e dovremmo imparare a relazionarci con essi, i campi elettromagnetici sono invisibili ai nostri occhi perciò risulta difficile farsi un’idea.

Ecco un video illustrativo che può essere d’aiuto:

Il Campo magnetico del cuore e la vita di ogni giorno: cosa c’è di nuovo?

asino barcaLa scienza secondo me è interessante quando le sue scoperte fanno veramente la differenza nelle nostre vite di ogni giorno. Cosa porta dunque di nuovo questa scoperta dell’istituto Californiano?

E’ presto detto: la nostra cultura occidentale ci insegna sin da piccoli a “ragionare con la testa, non con il cuore”, a prendere decisioni “razionali, di testa” non “emozionali, di cuore”.

Come dire che, sin da piccoli, quello che ci insegnano è di dimenticare di essere i magnifici proprietari di uno splendido e imperiale yacht dotato di ogni lusso e obbligarci ad andare in giro su di un’unica, sgarrupata scialuppa di salvataggio!