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nati per essere connessiLynn McTaggart, nota scrittrice scientifica che amo moltissimo per il modo con cui divulga al pubblico non di settore informazioni rivoluzionarie per la nostra crescita ed evoluzione, nel suo ultimo libro “The Bond”, il legame, parla di un tema che mi è estremamente caro.

La mentalità basata sulla competizione“, dimostra l’autrice nel libro, “è poco più che medievale e si basa su una visione del mondo di cui la scienza è la prima responsabile. Le scienze di frontiera, tuttavia, sono ora in grado di sostenere l’evidenza di una storia diversa da quella darwiniana del migliore e più adatto. Questa nuova storia ci vede connessi, supportarci gli uni con gli altri, equanimi e leali.

Il mondo così come visto dalla scienza accademica, è costituito da cose separate e autonome che operano con leggi fisse nel tempo e nello spazio. Questa visione è stata poi amplificata dal lavoro di Darwin, che ha sostenuto che la vita si manifesti attraverso la lotta.” (Ti dice niente????)

“Così egli ha creato essenzialmente un modello di scarsità. E’ così che abbiamo acquisito una mente impostata sull’individuo, sull’individualismo e sull’individualità delle cose. Oggi le scienze di frontiera in ogni area invece, hanno scoperto che fra le particelle subatomiche, fra il nostro corpo e l’ambiente, fra ogni cosa e persona con cui veniamo in contatto, le nostre stesse creazioni sociali, c’è un legame, una connessione così profonda che non si può dire dove termina una cosa e ne inizia un’altra.” (*)

Da brividi non pensi? Ogni nostra azione è connessa e interconnessa con tutto e tutti, con tutta la realtà attorno a noi, ma noi non ne siamo minimamente consapevoli! Sarebbe come possedere un grandioso tesoro sepolto nel giardino, di cui non siamo a conoscenza, mentre facciamo la fame e siamo in continua lotta per recuperare un tozzo di pane!

In realtà, sono già molte le voci che nel web spiegano e ci illuminano su questa realtà scientifica basata su nuove verità e nuove prove. Ma ancora troppo poco sappiamo del come poter mettere a frutto queste verità per cambiare la nostra realtà economica, lavorativa, sociale.

Ammettiamo che tu abbia capito che “La nostra realtà è ciò che noi creiamo con i nostri pensieri”, ad esempio. Ma sai anche come fare ad interagire con i tuoi pensieri in modo da avere una realtà diversa e più consona a quello di cui hai bisogno?

Ammettiamo che tu abbia capito che l’unione fa la forza, che il modello più sostenibile è quello basato sulla collaborazione, ma sai anche come fare a renderlo operativo nella tua vita o continui a tenerti quel fastidioso mal di stomaco che ti viene dall’aria pesante che vivi in azienda?

Il modello cooperativo va appreso. E richiede un requisito fondamentale: saper valorizzare i nostri punti di forza. Senza quello, siamo un gregge informe di pecore scontente e prive di autostima, troppo impegnate a rubarci l’erba da brucare per accorgerci che attorno a noi invece avremmo un potere di connessione e cooperazione in grado di buttare giù i muri più odiosi che abbiamo attorno!

Cosa serve per fare tutto questo?

  1. Un sistema di supporto per imparare a connetterci, creando ricchezza e valore per tutti
  2. La formazione per imparare a recuperare la nostra autostima e a valorizzare la nostra unicità

In questa pagina (=> Progetto “Business a Costo Zero”scoprirai cosa noi stiamo facendo per diffondere questi due ingredienti quanto più possibile e come puoi entrare anche tu a far parte di questo nuovo grandioso movimento per la riconquista della nostra libertà individuale e collettiva!

=> Progetto “Business a Costo Zero”

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(*) Fonte parte del testo fra apici: Articolo di Scienza e Conoscenza del 26/02/2014, a cura di Elsa Masetti