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La beatitudine del Viaggiatore

La beatitudine del Viaggiatore

beatitudine-del-viaggiatoreC’è un che di particolarmente romantico nel sognare di viaggiare, zaino sulle spalle, occhi persi fuori dal finestrino di un treno e il cuore leggero e libero come una piuma.

Oltre al gusto personale di viaggiare per il mondo, c’è qualcosa di particolarmente interessante, dal mio punto di osservazione, in questo tipo di sogno: il piacere che si prova quando, assorti nel viaggio, ci si ritrova a veder passare le ore senza nemmeno accorgersene. Sai che sei partito, scopri che sei arrivato, ma quasi non ricordi cosa è successo nel mezzo.

Non hai dormito, di questo ne sei certo, ma eri così assorto che non ricordi di aver pensato qualcosa di particolare, hai solo quella sensazione di meravigliosa, piena quiete nel cuore.

Ce l’hai presente?
Spero di sì, perché questa è esattamente una di quelle esperienze da cui iniziare per capire lo schema neurologico della felicità. Il fenomeno della “beatitudine del viaggiatore”, come mi piace chiamarlo, è stato ormai ben chiarito dagli scienziati.

La ragione è questa: in circostanze come queste, il tuo cervello si sintonizza su onde di frequenza specifiche, dette onde Alfa.

Ordinari, o straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all’incessante attività’ elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso onde elettromagnetiche: le onde cerebrali, appunto.

La frequenza di tali onde, calcolata in “cicli al secondo”, o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attività in cui il cervello è impegnato e può essere misurata con apparecchi elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde in “quattro bande”, che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse attività del cervello.

Ciò che si e’ osservato e’ che se il cervello e’ sottoposto a impulsi (visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, la sua naturale tendenza e’ quella di sintonizzarsi. Il fenomeno e’ detto ‘risposta in frequenza’.

Il movimento regolare del paesaggio che osserviamo dal finestrino di un treno o la corsia vuota di notte davanti a noi, fanno esattamente questo effetto: “sincronizzano” il nostro cervello sulle pacifiche onde alfa.

La buona, ottima notizia, è che non è necessario mettersi in viaggio per accedere ai benèfici effetti delle onde alfa. Ci sono diversi altri modi per ottenere questo risultato e, soprattutto, i benefici che se ne ottengono sono molto superiori a quanto si possa anche solo immaginare…

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A presto!

 

 

Come si fa a trovare la propria libertà?

Come si fa a trovare la propria libertà?

coraggio-di-essere-se-stessiCome puoi trovare la libertà di essere ciò che sei seriamente se non hai il coraggio di fermare il rumore dentro cui vivi ogni giorno?

Viviamo avvolti da cortine di fumo tossico per i nostri corpi e le nostre menti ma ci sembra che sia “normale” così, perché così vivono tutti.

Nessuna felicità duratura è mai stata trovata lì “dove vivono tutti”: Per questo è così difficile trovare persone che sappiano davvero come guidare la propria vita e dove.

Per quanto tu faccia, non sarà mai abbastanza, a meno che tu non ti decida a cambiare completamente le carte in tavola e prendere il controllo della tua vita.

Ma attenzione, il “Tu” che deve fare questo non è il Tu della tua mente, quello che giudica, che “pensa”, che “crede”, ma il TU più profondo, quello più vicino al cuore, che “Sente” e SA quello che, davvero, sei venuto al mondo a fare.

Quello che voglio

Quello che voglio

quello-che-voglioQuello che voglio è un mondo fatto di persone risvegliate dal torpore in cui stanno da troppo tempo.

Un mondo fatto di esseri divini che finalmente ricordano chi sono veramente.

Un mondo in cui, il tempo dell’uomo schiavo degli istinti della natura animale finisce e si trova la forza per evolversi e riprendere a volare.

La strada era chiara, un tempo. Ma ora da troppi millenni nessuno più la percorre seriamente e abbastanza a lungo, con il risultato che il sentiero è stato ingoiato dalle foglie delle piante e degli alberi che, un tempo, lo affiancavano proteggendolo.

Serve determinazione, tenacia, voglia di credere che la vita è qualcosa di meglio di quello che, oggi, ci siamo ridotti a credere che sia: una sequenza di giorni annoiati, stanchi, stressati, pieni di paure, ansie, preoccupazioni, violenza, competizione cattiva e insensibile, stupidità, stordimento e dolore.

Se per essere felice hai bisogno di cibo, di sesso, di amore a qualsiasi costo, c’è qualcosa che non va.

Se per sentire che esisti hai bisogno di rumore, di correre, di “fare” a tutti i costi, di disperderti in migliaia di chiacchiere, di nuovo, c’è qualcosa che davvero non va.

Smetti di correre in tondo come una mosca impazzita, fermati, posa il tuo sguardo in un punto fisso e cerca di tenerlo lì, fisso, per il tempo necessario a sentir apparire qualcosa di diverso.

Si chiama meditazione dici?

Sì, si chiama meditazione. Fino a quando non ti deciderai a provarla seriamente, con costanza, per un tempo abbastanza a lungo, non potrai nemmeno pensare di cambiare seriamente il colore dei tuoi capelli.

Vivere e lasciar andare la paura

Vivere e lasciar andare la paura

vincere_le_paureVivere senza lasciar andare la paura è solo sopravvivere.

Viviamo dominati dalla paura, siamo schiavi delle nostre paure e rinunciamo alla Felicità che ci spetta di Diritto pur di non affrontare i nostri mostri a viso aperto.

Ci nascondiamo dietro a milioni di scuse, buttiamo via il tempo che non abbiamo dietro falsi ideali e scintillanti tentazioni, tutto pur di non guardare le nostre paure dritto negli occhi e vincerle.

Il fatto è che, per vincerle, dobbiamo smettere di resistergli e questo fa più paura delle paure stesse.

Ci sarà un modo per l’essere umano di superare questo millenario ostacolo e riprendere a Vivere davvero?

Ecco perché “Tirare avanti” è una pessima idea

Ecco perché “Tirare avanti” è una pessima idea

tirare-avantiC’è stato un tempo in cui tutto fluiva perfettamente. L’uomo sapeva con chiarezza perchè era nato e a cosa era destinata la sua permanenza sulla Terra.

Poi tutto si è confuso. Maremoti e terremoti, guerre, catastrofi hanno piegato la volontà umana al punto che, ora, tutto ciò che resta nella maggior parte dei casi è un insieme confuso di emozioni, sentimenti e mente.

Mente egoica, mente rumorosa, mente giudicante, mente stupida che pensa e pretende di essere l’unico punto di riferimento per l’essere umano mentre l’unica cosa che fa è quella di rovinargli definitivamente la vita.

La vita andrebbe vissuta con semplicità e austerità, andrebbe trascorsa alla ricerca del proprio personale Destino, della propria nota unica ed irripetibile. Invece ormai la maggior parte delle persone sceglie una musica commerciale di poco gusto dallo “store” della vita, riempito da esseri di poca o nessuna umanità che vogliono solo continuare a mantenere l’uomo di oggi confuso e stordito.

Stordito di alcool, di sensazioni confuse, di troppo cibo, di troppa paura, di povertà, dell’illusione della povertà perché invece, la realtà è che il mondo pullula di abbondanza di ogni tipo.

Alla portata dell’uomo ci sarebbe ogni forma di ricchezza: interiore, di felicità, di realizzazione e poi anche abbondanza e ricchezza materiale.

Sono poche le persone che capiscono che il mondo in cui vivono NON è il vero mondo, quello che potrebbero costruirsi prendendo in mano il proprio potere creativo, riprendendosi il potere di creare la propria realtà.

La maggior parte pensa che sia impossibile cambiare le cose, che sia impossibile cambiare se stessi, che tutto questo richieda troppa fatica perciò tanto vale abbandonare il campo e limitarsi a “Tirare avanti”.

Ma “Tirare avanti” è quanto di più inutile e controproducente possa esistere. Non c’è nessun avanti verso cui tirare. C’è solo da fermarsi, respirare profondamente e riconoscere che ogni cosa che viviamo e sentiamo parte da noi ed è da noi che dobbiamo partire quindi per cambiare.

Da noi e dai nostri pensieri. I pensieri non “accadono”, a differenza di ciò che la maggior parte della gente crede.

I pensieri non “accadono”, le emozioni non “accadono”, le disgrazie non “capitano”: siamo noi che originiamo ogni cosa nella nostra realtà, ogni singola sfumatura e accadimento.

Purtroppo abbiamo smarrito la mappa per interpretare la nostra realtà e correggere il tiro. L’abbiamo smarrita da così tanto tempo che non ricordiamo nemmeno più che c’era una volta una mappa.

Però, a prescindere dal fatto che l’abbiamo dimenticato, la mappa non è sparita, esiste ancora. Tu, la vuoi?