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Come insegnare le corrette abitudini di sonno alla mamma – dal punto di vista di un neonato ;)

Come insegnare le corrette abitudini di sonno alla mamma – dal punto di vista di un neonato ;)

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Adoro questa storiella trovata su Facebook, per me, mamma insonne da oltre 14 mesi è un toccasana per il buonumore!

Ecco dunque l’immaginario racconto in stile “Senti chi parla” di un neonato birbante…

 

“Ok, questa è la mia situazione.

Sono nato da 7 mesi. I primi mesi erano grandiosi – piangevo, la Mamma mi prendeva in braccio e mi allattava a qualunque ora del giorno e della notte. Poi qualcosa è cambiato. Nelle ultime settimane la Mamma sta cercando di DTLN (Dormire Tutta La Notte).

All’inizio pensavo che fosse una fase, ma niente da fare, sta andando sempre peggio. Ho parlato con altri bimbi e sembra che sia un atteggiamento abbastanza comune tra le Mamme dopo 6 mesi dalla nostra nascita.

Il fatto è questo: le Mamme non hanno veramente bisogno di dormire. E’ solo un’abitudine. Molte di loro hanno dormito per almeno 30 anni, non ne hanno più bisogno.

Così ho elaborato un piano e l’ho chiamato il metodo del Pianto.

Funziona così: Prima notte: piangere ogni 3 ore fino a che non vi avrà allattato. Lo so. E’ difficile. E’ difficile vedere le vostre Mamme sconvolte dal vostro pianto. Ricordatevi però che lo fate per il suo bene.

Seconda notte: piangere ogni 2 ore fino a che non vi avrà allattato.

Terza notte: piangere ogni ora.
La maggior parte delle Mamme iniziano a rispondere a questo metodo più velocemente dopo la terza notte.

Alcune Mamme sono più toste, e potrebbero resistere di più al cambiamento. Queste Mamme staranno sulla soglia della vostra camera per ore, facendo shh-shh-shh. Non dategliela vinta. Non mi stancherò mai di ripetere questo fondamentale concetto: la COERENZA è la chiave di tutto!

Se lascerete che la vostra Mamma DTLN (Dorma Tutta La Notte), anche solo una volta, si aspetterà di poterlo fare tutte le notti. LO SO, E’ DAVVERO DIFFICILE! Ma lei sul serio non ha bisogno di dormire, sta solo facendo resistenza al cambiamento.

Se avete una Mamma davvero davvero tosta, potete smettere di piangere per circa 10 minuti, quel tanto che basta perchè lei torni a letto e si addormenti. Poi piangete ancora. Questo FUNZIONERA’ sicuramente.

La mia Mamma una volta stette sveglia per 10 ore filate, quindi sappiate che ce la possono fare. Ieri notte, per esempio, ho pianto ogni ora.

Dovete solo decidervi ed essere fedeli al vostro programma. SIATE COERENTI!

Mi è capitato di piangere per qualsiasi ragione.
Il mio sacco nanna mi solleticava i piedi.
Ho sentito una piega sotto il lenzuolo.
Ho visto un’ombra sul muro.
Ho fatto un ruttino, e sapeva di pera. E non ho mangiato la pera da oggi a pranzo, come la mettiamo?
Il gatto ha fatto “miao”. Dovrei saperlo, la Mamma me lo ripete 20 volte al giorno che fa “miao”.
Una volta ho pianto perchè mi piaceva l’effetto del suono della mia voce che faceva l’eco sul baby monitor nell’altra stanza.
Troppo caldo, troppo freddo, non importa! Continuate a piangere!!

Magari ci vorrà un pò di tempo, ma funziona. La Mamma alla fine mi ha allattato alle 4 del mattino. Domani notte il mio goal sono le 3 e mezza.

Bisogna pian piano diminuire gli intervalli tra le poppate in modo da resettare l’orologio interno della vostra Mamma.

Qualche volta la mia Mamma chiama i rinforzi e manda il Papà.

Non vi preoccupate, i Papà non sono fatti per non dormire come lo sono le Mamme. Potranno al massimo darvi qualche pacca rassicurante e qualche shh-shh-shh prima di dichiararsi sconfitti e rimandare la Mamma.

Inoltre, state attenti alle musichette rilassanti con il rumore della pioggia.

Mi piace dare alla Mamma false speranze ascoltando il rumore della pioggia mentre mi mette a letto e facendo finta di chiudere gli occhi ed addormentarmi; aspetto finchè la Mamma non torna a dormire e poi le dò il colpo di grazie con un pianto a sorpresa. Se non mi prende tra le braccia abbastanza velocemente continuo con tutto il repertorio: tosse finta, suoni gutturali e altre cose così che la fanno correre alla culla.

Sono sicuro che a un certo punto inizierà a realizzare che davvero non ha davvero bisogno di dormire.

P.S. Non fatevi prendere in giro con quei cosi di gomma, non importa quanto li succhiate, non verrà mai fuori il latte. Fidatevi.”

(Fonte: Storia letta su post di Facebook)

Il campo magnetico del cuore

Il campo magnetico del cuore

campo-magnetico-cuoreEsiste un campo magnetico del cuore?

Nei testi antichi e nelle tradizioni orali di tutto il mondo si trovano riferimenti a un luogo segreto o speciale all’interno del cuore:  “Vasto come questo spazio esterno è il minuscolo spazio dentro al nostro cuore: in esso si trovano il cielo e la terra, il fuoco e l’aria, il sole e la luna, la luce che illumina e le costellazioni, qualunque cosa quaggiù vi appartenga e tutto ciò che non vi appartiene, tutto questo è raccolto in quel minuscolo spazio dentro al vostro cuore” (Chandogya Upanishad)

E forse la scienza sta incominciando ad affrontare cautamente proprio questa comprensione.

Il campo magnetico umano e la scienza

Un gruppo di ricerca, l’Institute of HeartMath (N.d.T.: Istituto di matematica del cuore) di Boulder Creek, in California, collegato all’Università di Stanford, ha scoperto alcuni nuovi dati molto interessanti.

Circa due decenni fa in California, Stati Uniti, nasce l’Institute for Hearthmath (Istituto per la Matematica del Cuore): un insieme di persone motivate da un’intuizione spirituale si sono incontrate sul terreno scientifico per approfondire lo studio e la ricerca su quel centro ancora oggi misterioso che è vita e forza del corpo umano, il Cuore.

Hanno dimostrato che il cuore umano genera il campo energetico più ampio e potente di tutti quelli generati da qualsiasi altro organo del corpo, compreso il cervello all’interno del cranio. Hanno scoperto che questo campo elettromagnetico ha un diametro che si estende dai due metri e mezzo ai tre metri, con l’asse centrato nel cuore. La sua forma ricorda quella acciambellata di un toro, forma spesso considerata la più unica e primaria dell’universo.

Il campo magnetico del cuore permea ogni cellula e può agire come un segnale sincronizzatore per il corpo in maniera analoga all’informazione portata dalle onde radio.

Energia del corpo umano, campo magnetico umano ed emozioni: quali collegamenti?

E’ stato anche rilevato che le chiare modalità ritmiche nella variabilità della cadenza del battito cardiaco sono distintamente alterate dall’esperienza di differenti emozioni. Questi cambiamenti nelle onde elettromagnetiche, nella pressione sanguigna e in quella sonora, prodotti dall’attività del ritmo cardiaco sono percepite da ogni cellula del corpo a ulteriore supporto del ruolo del cuore quale globale e interno segnale di sincronizzazione.

La ricerca condotta presso l’IHM suggerisce che il campo magnetico del cuore è un vettore importante di informazioni.

Quello che gli scienziati hanno notato è che quando creiamo un’esperienza di amore, di gratitudine o di comprensione nel nostro cuore, questa invia un segnale al nostro cervello e quando questo segnale viene ricevuto dal cervello genera quella che viene chiamata coerenza (coerenza cuore-cervello). La coerenza è stata effettivamente misurata scientificamente come un segnale elettrico molto basso, pari a 0,10Hz, o 0,10 cicli al secondo. Dunque quando proviamo un sentimento che crea il valore di 0,10Hz, si dice che “siamo in coerenza”.

L’importanza della “Coerenza” generata dal campo magnetico del cuore

Ed ecco perché si tratta di una cosa positiva: in presenza della coerenza, diventiamo più buoni e meno aggressivi. Nello stato di coerenza, siamo più disposti a risolvere i nostri problemi discutendone, senza guerre. Nello stato di coerenza la nostra forza di carattere, la nostra risolutezza, è molto forte, riusciamo a pensare meglio, a risolvere i nostri problemi.

La forma del campo magnetico del cuore

Abbiamo detto che il campo magnetico del cuore ha forma toroidale e si svolge per alcuni metri oltre il nostro corpo.
Purtroppo, per quanto ne siamo circondati e dovremmo imparare a relazionarci con essi, i campi elettromagnetici sono invisibili ai nostri occhi perciò risulta difficile farsi un’idea.

Ecco un video illustrativo che può essere d’aiuto:

Il Campo magnetico del cuore e la vita di ogni giorno: cosa c’è di nuovo?

asino barcaLa scienza secondo me è interessante quando le sue scoperte fanno veramente la differenza nelle nostre vite di ogni giorno. Cosa porta dunque di nuovo questa scoperta dell’istituto Californiano?

E’ presto detto: la nostra cultura occidentale ci insegna sin da piccoli a “ragionare con la testa, non con il cuore”, a prendere decisioni “razionali, di testa” non “emozionali, di cuore”.

Come dire che, sin da piccoli, quello che ci insegnano è di dimenticare di essere i magnifici proprietari di uno splendido e imperiale yacht dotato di ogni lusso e obbligarci ad andare in giro su di un’unica, sgarrupata scialuppa di salvataggio!

 

 

La Coscienza dell’Acqua

La Coscienza dell’Acqua

Masaru Emoto DVDMasaru Emoto DVDMasaru Emoto DVDMasaru Emoto DVDMasaru Emoto DVD

La_Coscienza_dell_acqua_2La coscienza dell’acqua

E SE L’ACQUA FOSSE DOTATA DI COSCIENZA ?

L’acqua e’ l’elemento alla base di ogni vita conosciuta animale o vegetale: compone per i tre quarti il nostro pianeta e il nostro corpo. Ma hai mai pensato che avesse altre funzioni oltre a quelle più ovvie di dissetarci e lavarci?

E se fosse un organismo dotato di una propria coscienza? Se potesse rispondere agli stimoli a cui viene sottoposta?

“La Coscienza dell’Acqua”, il discusso libro di Masaru Emoto

E se addirittura non solo esistesse una coscienza dell’acqua, ma addirittura l’acqua fosse stata creata per trasportare informazione? 

Certo è impossibile pensare all’esistenza del nostro pianeta senza capire che cosa sia davvero l’acqua, ma da qui a dedurre che l’acqua sia addirittura l’elemento fondante di tutto l’universo, può sembrare forzato.

I Cristalli d’acqua di Masaru Emoto

Eppure Masaru Emoto, ricercatore giapponese e autore del discusso libro La Coscienza dell’Acqua, ha sviluppato una tecnica per fotografare e filmare i cristalli dell’acqua e ha scoperto e interpretato il linguaggio figurativo con cui risponderebbe agli stimoli esterni.

L’acqua, secondo le ricerche di Emoto, ha la particolare proprietà di registrare gli stimoli psichici positivi e negativi che riceve dall’ambiente, mutando la propria struttura.

Grazie all’utilizzo della M.R.A. (Magnetic Resonance Analyzer), macchina in grado di misurare l’intensità di energie sottili chiamate in giapponese Hado, Emoto ha scoperto un singolare codice linguistico attraverso cui l’acqua rivela il peso e l’influenza di parole e pensieri.

Le incredibili foto dei Cristalli d’Acqua di Masaru Emoto

“La fotografia di un cristallo d’acqua e’ la rappresentazione della sua forza vitale in un determinato istante.”

Emoto, per dimostrare la sua teoria ha messo a punto, fra le altre, una tecnica per esaminare al microscopio e fotografare i cristalli che si formano durante il congelamento di diversi tipi d’acqua. Ha poi fotografato l’acqua esposta a parole scritte, a musica, preghiere, parole pronunciate, acqua di montagna, acqua inquinata, ecc. Si è visto che i cristalli dell’acqua trattata muta di struttura quando si inviano messaggi. I cristalli d’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi hanno forme armoniose e spettacolari, simili a quelli della neve, mentre l’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.

Per i più scettici, ho trovato un interessante video su youtube, realizzato da una persona che si è presa la briga di duplicare uno degli esperimenti di Masaru Emoto. Eccolo:

Masaru Emoto YouTube

 

La Coscienza dell’Acqua e la Felicità umana

Una domanda non può che a questo punto sorgere spontanea: “Ma se i nostri pensieri possono influenzare l’acqua, considerato che il corpo umano è costituito mediamente dal 75-80% di acqua, quali sono le implicazioni per l’essere umano?”

Se l’acqua è quindi in grado di registrare le vibrazioni, se non e’ “solo” un elemento, se e’ in grado di portare dei messaggi, quali implicazioni possono esserci sull’essere umano e sulla sua eterna ricerca della Felicità?

“Tutto dipende dall’atteggiamento dell’uomo”, dice Emoto. “A seconda di questo atteggiamento noi possiamo creare felicità o ferire noi stessi e gli altri. Ciò si riflette molto bene nei cristalli d’acqua.”

Gli insegnamenti dei Cristalli d’Acqua di Masaru Emoto per la nuova umanità

Allora come dobbiamo vivere?

Ecco la risposta delle illuminate parole di Emoto:

“Ho sempre sottolineato quanto siano importanti amore e gratitudine. La gratitudine desta sentimenti di amore. L’amore porta ad un sentimento di gratitudine e, come l’acqua, si diffonde in tutto il mondo.

Noi abbiamo una missione da portare a termine: trasformare l’acqua in qualcosa di pulito e creare un mondo in cui si possa vivere bene. Per fare questo dobbiamo cominciare da noi stessi e dal nostro modo di vivere. La nostra coscienza, i nostri pensieri devono orientarsi in modo da abbracciare frequenze e vibrazioni positive, inviando a tutti gli esseri viventi messaggi di bellezza e di forza e purificando così l’acqua. E cosa ci serve per fare questo? ‘Amore e gratitudine’. Se tutti gli esseri umani irradiassero ‘Amore e gratitudine’ il mondo potrebbe ritrovare la sua bellezza originaria.

La_Coscienza_dell_acqua

Forme diverse per i diversi cristalli ottenuti dall’acqua congelata dopo essere stata “esposta” a pensieri o musiche di tipo diverso

( Emoto Water Photos)

La coscienza dell’acqua e i cristalli d’acqua di Masaru Emoto. Il mio parere da Ingegnere

Concludendo, come già saprai non amo assolutamente fregiarmi del mio titolo da Ingegnere, anzi, ho lottato per anni contro questa mia identità per niente amata. Ma, sempre con gli anni, ho imparato ad apprezzare i punti di forza di quella mia scelta troppo poco consapevole di studiare ingegneria. Disporre delle capacità e conoscenze scientifiche in grado di farmi discriminare con cognizione di causa nel grande mare delle informazioni che è internet, dove puoi trovare perle di evoluzione quanto terribili sciocchezze, si è alla fine rivelato un utile bagaglio.

Per quanto riguarda i Cristalli d’Acqua di Masaru Emoto e le sue teorie in merito, le mie conoscenze scientifiche mi permettono di dire che si tratta senza alcun dubbio di ipotesi estremamente verosimili. La natura ondulatoria dei pensieri e delle vibrazioni delle parole sono un dato certo e assodato ormai da tempo, dall’apparire della fisica quantistica e il fatto che le vibrazioni si trasmettano all’acqua è, dal punto di vista della Fisica, assolutamente evidente.

Da essere umano confesso che, per imparare ad emanare “Amore e Gratitudine” quanto sarebbe necessario, ho ancora molto da fare…

Se vuoi saperne di piu’ sulle tecniche usate per fotografare e filmare i cristalli, sulle informazioni portate dall’acqua, sull’hado, sugli esperimenti effettuati o vedere le splendide foto, ti interesserà leggere:

LA COSCIENZA DELL’ACQUA
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Ci vorrebbe un pò di magia

Ci vorrebbe un pò di magia

Quanti di noi hanno sognato almeno una volta nella vita di avere una bacchetta magica con cui risolvere con un solo gesto problemi e situazioni complicate della vita ?

Mary Poppins con uno schioccare di dita faceva riordinare in modo facile e divertente un’intera stanza sommersa di giochi
Topolino in “Fantasia“, grazie alla sua magia anima scopettoni e secchi perchè lavino da soli la cucina

Mago Merlino che aiuta il giovane protagonista della Spada nella Roccia davanti allo stesso problema…

A parte la personale simpatia che Mr. Walt Disney ispira alle donne per il fatto di comprendere così bene la loro frustrazione nell’avere a che fare ogni giorno con i mestieri di casa , viene da chiedersi come mai questo tipo di magia sia un’esigenza così sentita.
Riflettevo su questa considerazione leggendo l’intervista* di di Jurriaan Kamp, fondatore della rivista americana intitolata “The Optimist”, a Rob Williams, l’originatore di PSYCH-K®.

“Sin da quando per la prima volta da piccolo vide il cartone animato Fantasia, Rob Williams sognava di diventare un mago. Ora, mezzo secolo più tardi, potrebbe esserlo diventato davvero. Non usa la magia per pulire la cucina, come Mickey Mouse fa in Fantasia ma pulisce qualcosa di molto più importante: la mente subconscia, che determina la maggior parte dei nostri comportamenti ed esperienze.”

 Quindi continua:

Io e Rob ci siamo incontrati a San Francisco in un hotel che si affaccia sulla baia. All’orizzonte si stagliava il profilo dell’isola di Alcatraz, un tempo sede del famigerato carcere. Oggi quei tetri edifici vuoti sono una destinazione popolare per turisti curiosi. Lasciando vagare lo sguardo in lontananza, in direzione di Alcatraz, Rob racconta: “Molte persone sono prigioniere delle loro credenze. PSYCH-K® ci parla proprio di questo, di abbattere queste prigioni”. 

“Possiamo ripetere le affermazioni positive fino all’esaurimento delle forze”, dice Rob. “Questo di solito non produce alcun risultato. La maggior parte delle volte il cuore della questione non è nel pensiero positivo, non è nel cercare di cancellare a livello conscio quel certo tipo di pensiero che non vogliamo. Finché non cambieremo il ‘software’ della nostra mente subconscia, la nostra vita non cambierà”.
Il cuore della questione è che la nostra mente subconscia registra esperienze fin dai primissimi istanti di vita in avanti. “Arriviamo in questo mondo già immersi in un sistema di credenze, immersi in un insieme di atteggiamenti mentali già pronti per noi,” spiega Rob. “Noi iniziamo a interiorizzare questi atteggiamenti ancora prima di uscire dall’utero. I nostri genitori iniziano a trattarci in un modo che è adeguato sia alla norme sociali della società a cui appartengono sia alle loro credenze. Parlando in generale, intorno ai 12 anni di età abbiamo già assorbito tutto quello che è imbevuto nell’ambiente e tutto quello che la nostra famiglia ritiene sia buono e giusto. Questo naturalmente non è tutto negativo. Con PSYCH-K® semplicemente vogliamo avere la libertà di cambiare le credenze che non ci servono o che in qualche maniera ci limitano”.

In questi giorni ho ripreso in mano un libro di Kiyosaky che duetta con i pensieri di Rob Williams in modo mirabile. Te lo ripropongo come spunto per una nuova proficua settimana alla ricerca del tuo successo.
“Non puoi fare a meno di invecchiare fisicamente, ma questo non significa che tu debba invecchiare mentalmente. Le persone invecchiano o diventano obsolete perchè si aggrappano a risposte giuste che sono risposte vecchie. 
Non so cosa porterà il domani, non lo sa nessuno. Per questo l’idea del padre ricco di mettere in discussione e aggiornare costantemente le idee è stata una delle idee più importanti che mi ha trasmesso.
Oggi vedo tanti miei amici che rimangono indietro, sia sul piano professionale sia su quello finanziario, semplicemente perchè non mettono in discussione le loro idee. Spesso le loro idee sono risposte giuste ma troppo vecchie, tramandate da generazioni, da un’era economica all’altra ma oramai non più valide. Queste idee vecchie spesso rendono molto difficile il processo del cambiamento”. 
Il Potere dei Sogni

Il Potere dei Sogni

“I sogni son desideri”, recitava una vecchia canzone. Ed è proprio la potenza del sogno, di quella capacità di rimanere affascinati dalla vita, a dare senso alla stessa esistenza, a dare significato e valore alle conquiste umane ed alla propria storia.

“I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi, resistenti, e si antepongono all’orrore dell’incubo dittatoriale” scriveva Luis Sepulveda. “Mi considero un sognatore, ho pagato un prezzo abbastanza alto per i miei sogni, ma sono così belli, così pieni e intensi, che ogni volta tornerei da capo a pagarlo”.

Sognare, come scrivere dice Sepulveda, è rintracciare nella propria interiorità quei caratteri che ci fanno guardare il mondo con occhi diversi ed animo ben disposto all’accoglienza, alla fratellanza, alla solidarietà.

Già così ci sarebbero buone ragioni per apprezzare, cullare e coltivare i propri sogni. Ma quello che, in più, ho scoperto nella mia vita è che nei Sogni è racchiuso un meraviglioso potenziale di dialogo con il nostro Subconscio.

Sogni sono varchi spazio-temporali per entrare nel mondo astrale e prendere contatto con il Subconscio e i suoi Segreti, in una parola con la nostra Anima! Ecco “Il Potere dei Sogni”.

E il sogno per il bambino Sepúlveda, a quanto racconta nel suo libro “Il Potere dei Sogni” era  quello di chiudersi nella Biblioteca Nazionale di Santiago de Chile e divorare libri, libri ed ancora libri. Un sogno à la Borges, neanche tanto difficile da realizzare. Ma ben altri sogni, quelli sì dice, sono stati pagati cari.

A questo proposito mi viene in mente con un pò di malcelata tristezza che in ambito di motivazione e formazione personale, fiumi di parole sono state scritte sull’importanza di utilizzare “Visualizzazioni” per raggiungere i proprio obiettivi, per motivarsi all’azione, per stare meglio e immaginare un futuro migliore.

Nessuno si è mai preso la briga di spiegare che tutta questa attenzione è dovuta al fatto che si tratta di una cosa da imparare a causa del grave danno che ci viene fatto in fase di “socializzazione”.

I bambini piccoli infatti hanno la meravigliosa e innata capacità di “Visualizzare” ovvero di immaginare mondi e cose che non esistono, di rendere reali con i loro pensieri cose che nemmeno fanno parte del mondo dell’esistenza: esseri fatati, mondi e amicizie parallele, giochi fantasiosi e via dicendo.

Peccato però che tutto il nostro sistema educativo, da un certo punto in poi, sia improntato al castrare sistematicamente questa abilità in nome di una sedicente “scolarizzazione”.

Capita così che “Visualizzare” da adulti dopo che ti è stata da anni tolta la capacità di sognare – che sarebbe il vero senso della parola “visualizzare” così come viene correntemente intesa – corrisponde a chiedere ad un uccello a cui siano state tarpate le ali di riprendere a volare!

Ecco perchè è fondamentale assecondare i Sogni dei nostri piccoli, le loro fantasie, la loro immaginazione.

Tanto più che – spesso – è ben più che immaginazione, ma reale visione di mondi più sottili e di dimensioni superiori a cui noi adulti abbiamo perso accesso da tempo.

Ma noi? Che fare di noi, ormai adulti e spersi nella concreta e faticosa materialità di ogni giorno?

Come fare a ritrovare la forza per immaginare, sognare e costruire da quella magica dimensione il nostro futuro quando dobbiamo rincorrere le bollette e gli effetti della crisi sulle nostre vite? 

Qui trovi un primo percorso, in 7 puntate, per cominciare a riflettere e gettare le prime, solide basi per riuscirci. 

https://www.ericazuanon.com/portfolio-item/7-giorni-per-cambiare/

L’entusiasmo è da Sciocchi?

L’entusiasmo è da Sciocchi?

Qualche tempo fa una persona su Facebook mi ha scritto, con aria anche piuttosto infastidita, “Ma tu non hai mai problemi che sei sempre così sorridente ed entusiasta in tutto quello che scrivi ?”.
In altre parole, chiedeva qualcosa tipo “Ma ci sei o ci fai ?”

Questo episodio mi è tornato alla mente in questi giorni: in affannata ricerca di una persona in grado di aiutarmi a seguire la mia piccola mentre io lavoro, sto facendo conoscenza con più di diverse ragazze.

La cosa che mi stupisce fortemente è la totale mancanza di entusiasmo di queste persone :(

Ora: arrivi in una casa nuova, con persone nuove, sei senza lavoro e dici di desiderarlo fortemente, hai l’occasione di trovarne uno eppure ti trascini svogliatamente e senza alcuna scintilla di entusiasmo per tutto il tempo…

Forse io esagero dal lato opposto, però penso che già la vita è fatta di sfide, di questi tempi poi particolarmente toste e impegnative per tutti, ma se in più non si mette un pò di carburante nel motore della vita, come si può pensare di andare da qualche parte ?

La mia vita non è certamente un’infinita distesa di irreali rose senza spine, anzi !, però penso che interfacciarmi con gli altri senza una nota di entusiasmo, di motivazione, di accensione, non possa che rendere tutto ancora più difficile.

Certo non è semplice alimentare entusiasmo, motivazione, accensione quando le cose sono difficili, quando la vita sembra aver deciso di prenderti a randellate ogni 3×2 , però secondo me è decisivo imparare ad originare questa scintilla tanto più quando il fuoco sembra proprio essersi spento.